Studio Fisioterapico

Ultra Maratona

domenica 30 novembre 2008

LIMITARE I DANNI (Firenze marat...)

La mia storia è un po’ lunga non scrivo molto, ma va raccontata.
A giugno mi iscrivo per la Maratona di Firenze, fine Giugno solito infortunio (Tensore della Fascia Lata) con grave sentenza: mi dicono che non posso più correre! Mi riposo un mese circa e vedo che sto abbastanza bene, riprovo a correre moderatamente senza forzare, il dolore pare sia sparito, parlo con Marco il nostro Doctor e mi dice di provare senza forzare. Inizio una preparazione blanda senza tabelle, ripetute e velocità a sensazione, solo collinari, medi, lunghi.
Metà settembre le prime gare sui 10 Km, cerco soltanto di divertimi e mi riesce, provo la Mezza dei Castelli e vedo che la finisco senza dolori e abbastanza bene; cosi decido di provare per Firenze, primo lunghissimo di 30 km bene, secondo 30 Km piccolo dolore alla solita fascia lata. Decido di allenarmi tre giorni alla settimana e riposo, va molto bene affronto ultimo lungo 37 km, va benissimo, cerco di non farmi prendere la mano per non rompermi di nuovo, ultimi due giorni mi si blocca la schiena, non posso stare neanche seduto.

Si parte per Firenze, mi reco al ritrovo sotto la statua del David di Donatello, saluti e tutti da Mamma Gina, una bella tavolata tra noi Orange e gli amici del Blog, il dolore alla schiena però è forte, decido di prendere una bustina di antinfiammatorio che riprendo anche la sera; mi accorgo il giorno dopo di aver fatto la più grande fesseria avendo sofferto per un'ulcera 10 anni fa.
E' il giorno della gara appuntamento alle ore 8 con Marco, Sara ,Calogero ci rechiamo alla partenza e purtroppo inizia a piovere, ci salutiamo, ed entriamo nelle rispettive gabbie, mi ritrovo solo sotto la pioggia battente, sono abbastanza calmo c'è finalmente lo sparo e si parte; primi Km… devo stare attento a non cadere, sulla strada c'è di tutto, prendo il mio ritmo di corsa ma mi rendo conto che il mio stomaco è gonfio come un tamburo; 3° Km: mi tolgo i vari stracci che ho indosso e resto in tenuta da corsa, intanto la pioggia si è fatta meno intensa tanto che smetterà poco dopo; altro Km e mi sento chiamare, è il grande Alfredo che mi accompagnerà per metà gara,.

Prendiamo un ritmo gara intorno ai 5 al Km, gli dico che è troppo veloce per me, Alfredo mi risponde che se si vuol fare il tempo è cosi che si deve andare e LIMITARE i DANNI nella parte finale.
Altri 3- 4 Km e cominciano i dolori al basso stomaco, che porterò per tutta la giornata; passano i km e mi rendo conto che abbiamo preso un buon ritmo, teniamo abbastanza bene; passa il 21° Km e mi devo arrendere mi saluto con Alfredo… devo andare in bagno! Mi fermo, riparto poco dopo e cerco di riprendere il ritmo che avevo prima, ci riesco ma i dolori persistono e cerco di sopportare, passano i km ma reggo abbastanza bene anche se mi rendo conto che non riesco a mandare giù niente ai rifornimenti, solo un po’ di thè caldo, quando riesco a prenderlo .
Rientriamo dentro Firenze e gli applausi delle persone mi danno un’ulteriore carica, entriamo dentro il parco delle Cascine (non finisce mai), 33° km piccola crisi, apro la bustina di Gel che avevo portato dietro ma si apre male e non esce niente… getto bustina e pastiglie di enervit che avevo, il mio stomaco non voleva saperne. Al 35° km incontro Fausto, vedo che è in crisi, non lo posso aiutare vado con il mio ritmo, rientriamo in città ma mi devo rifermare un'altra volta in… bagno, riparto mi rendo conto che il mio corpo è freddo ed ho dei brividi, ma è il 41° km, ormai sono arrivato e non mi posso fermare ,stringo i denti raccolgo le ultime forze,leggera volata e taglio il TRAGUARDO: real time 3.41.37.


Alfredo avevi ragione: LIMITARE i DANNI nella parte finale.

saluti da Franco Scaramella

martedì 13 maggio 2008

RIFERIMENTI CASUALI

Domenica 11 c'è il Campus, corsa veloce come al solito; mi incontro con Mario, Nino, Roberto e con piacere rivedo Getulio, saluti e partenza.

Eravamo quasi arrivati e mi accorgo che non ho con me il Garmin (satellitare con il quale controllo sempre le mie andature) pazienza.

Arriviamo al gazebo  saluti con tutti, il rito Maori e riscaldamento; decidiamo con Getulio di partire insieme,
partiamo senza forzare andando a sensazione non sapendo appunto i vari passaggi al Km in quanto anche Getulio non ha con se il crono. Passono i primi 4 Km tutto bene poi Getulio allunga leggermente 10 metri e
lo lascio, ma lo tengo come riferimento; fa molto caldo, al rifornimento prendo l'acqua e mi rinfresco, altri 2 Km e con dispiacere trovo Getulio fermo; continuo la mia corsa e vedo Carlo Citerei a 20 metri.


Prendo lui come riferimento, ultima salita e mi passa Alfredo ma siamo arrivati : real time 42,59 mai fatti 4,22 al Km!

 Franco Scaramella

















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mercoledì 9 aprile 2008

LA PRIMA MARATONA (Parigi)


La mia prima maratona.


Per me è stata un pò un'avventura,va raccontata dalla preparazione.Mi sono deciso di partecipare alla maratona di Parigi, faccio i test con Orlando Pizzolato per vedere le mie andature e relative tabelle; tutto bene inizia la preparazione.

Novembre, Dicembre,Gennaio,Febbraio e invece a Marzo inizia il mio infortunio.

In occasione dell'ultimo lungo sento un pò di dolore alla parte alta dell'anca dx; parlo con il Doctor (Marco)
il quale mi dice che è il muscolo tensore fascia lata. Riposo due giorni e riparto con il programma ma
dopo 4 Km circa mi devo fermare per il dolore; telefono a Marco e lui mi consiglia riposo assoluto ,mi dice di fare una ecografia, i risultati sono un pò duri (parziale rottura del muscolo tensore fascia lata con ematoma) avviso Marco,  per me è la fine!



Mi affido alle mani di Roberto ( mio figlio); terapie su terapie, passano i giorni e si vedono  i miglioramenti, parlo con Marco e mi dice di provare una corsa leggera, è il 25 Marzo e provo 10 km il dolore cè ma si sopporta. ll giorno seguente altra ecografia, i risultati sono soddisfacenti (riassorbimento dell'ematoma con
delle piccole calcificazioni muscolari) telefono a Marco e mi dice che è andata,mi consiglia di fare allenamenti leggeri,riesco a farne altri due di circa 10 km,ma il tempo è scaduto bisogna partire per Parigi.
Si parte, ci incontiramo man mano con gli altri è allegria totale si parla di varie cose ma gli argomenti primari sono Maratona e i vari monumenti da visitare, mi chiedono cosa devo fare per la Maratona, sono un pò dubbioso non so se affrontare 20 -25 km .

Giorno della gara, la notte è stata un pò agitata mi sono svegliato alle 3,30, alle 6 colazione alle 7 partenza in metro fa un freddo cane,siamo tutti molto allegri,usciamo dalla metro e ci avviamo alla consegna dei zainetti molto difficoltosa per la pessima organizzazione, è molto difficile stare uniti per le migliaia di persone che ci sono, mi avvio alle gabbie con Aldo e Roberto,ma dopo 200 metri mi perdo anche loro, cosi solo mi avvio alla mia griglia la fila è tremenda, decido di saltare la transenna e cerco invano di vedere una faccia amica .


Partenza dopo 7 minuti passo sotto l'arco non si puo correre per le persone e gli oggetti che sono in terra dopo 500 metri circa mi sento chiamare mi giro è Luigi con Teresa, per me è la luce; dopo un pò Teresa,
ci lascia è troppo veloce per noi .
Decidiamo con Luigi l'andatura da prendere e ci stabilizziamo a 5,10 e 5,15 ma vedo che tentiamo sempre di accellerare avendo con me il Garmin riesco a controllare e fermare Luigi nei tempi stabiliti, il dolore all'anca c'è ma riesco a correre, passano i km e vedo che reggo bene , con Luigi vado veramente bene al 20 km mi
sento chiamare mi giro e vedo Fausto, chiamo Luigi e rallentiamo un pò per cercare di far recuperare
Fausto facciamo un pò di strada insieme ma ci perdiamo anche lui, è veramente difficile stare insieme. Entriamo nel tratto del lungosenna, tratto impegnativo per i sottopassi e siamo al 26° km circa Luigi mi si allontana di 10 metri poi si gira due, tre volte e vedo che mi cerca, decido di lasciarlo andare, sarebbe da egoisti rallentarlo, mi ritrovo nuovamente solo. Vado avanti, i tempi sono buoni la media e di 5,18 a km e si
avvicina il 30° (il giorno dopo,con stupore mi accorgo di aver corso anche un km a un 4,47) .
Al 32° primo piccolo cedimento, rallento per prendere dei sali ma non li trovo, prendo datteri e acqua e riparto. 35°km conosco il famoso MURO e quindi decido di camminare per tutto il ristoro.38km altro ristoro mi avvicino a prendere un goccio di tè e sgradita sorpresa scopro che è vino per poco rimetto tutto, vado avanti, oramai i tempi non li controllo più il, pensiero è solo terminare la Maratona... 39°... 40°... 41°...si esce dal parco e finalmente capisco che è finita. Dopo una leggera curva vedo il rettilineo finale e riesco a vedere il tempo in alto all'arrivo ...4h 06'.
Il pensiero mi va subito al real time capisco che posso stare sotto le 4 ore, trovo la forza di fare una volata.
ARRIVO... è finita ore 3.59.58 ce l'ho fatta!

Ciao Franco Scaramella























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