Era parecchio che sul mio calendario era spuntato il primo week end di giugno per la Cortina Dobbiaco finalmente un'altra ciliegina sulla mia torta., anche perché mi devo affrettare gli anni passano, i recuperi sono più lunghi, i dolori aumentano.
Penso che la prossima volta non ripeterò un programma come questa week end, troppi 800km sabato+ domenica gara +800 km per il ritorno, la sera sono arrivato a casa sfinito.
Nel pomeriggio si arriva a Dobbiaco, sistemazione in albergo, ritiro pettorali,dalla gente si nota che è una grande manifestazione, fa molto freddo, il paesaggio è incantevole, le cime dei monti sono bianche di neve, pioviggina, il tempo non promette niente di buono,incontro altri amici, si parla subito della gara e come vestirsi, cena e tutti a nanna , per dire (notte insonne).
Mattina della gara,alle 06,40 bisogna prendere i pullman per il trasferimento a Cortina, si fa una colazione di corsa e via, si parte, nonostante mi metto avanti sul pullman mi sento male, sudo freddo, arrivati al Pala-ghiaccio cerco di riprendermi, mi devo cambiare, le maglie con cui devo correre sono bagnate.
Ultima chiamata , tocca a noi si cammina un km circa per andare alla partenza,le raccomandazioni di non gettare rifiuti sul percorso,che dire, Cortina una bomboniera per pochi, ma il ciclone di noi runners, sapete che non guardiamo al posto, è riconoscibile dove passiamo.
Partiti, inutile dire che la gara si snoda in due tratti 15 km salita e il resto si scende verso Dobbiaco, parto subito con calma, mercoledì allenamento interrotto con dolore al gemello, (il solito), ho messo i Booster per tenerlo stretto, ogni tanto sento una puncicata ma va bene.
Dopo 2 km di asfalto si entra nel sentiero,siamo veramente tanti, il fondo è buono, si corre benissimo con le scarpe da strada, al 5 km mi devo fermare stop obbligato,riparto, ora sono più libero, allungo di pochino il passo fino al 10 km.passiamo entro un tunnel scavato nella roccia, subito dopo un'altro questa volta e di cemento ,non so quanti ruscelli ho incontrato l'acqua è trasparente si possono contare i sassi sul fondo, ecco un primo laghetto.
Un attimo sono in cima, il tempo è volato si scende, ora però c'è vento contro è freddo mi da fastidio,il lago di Landro lo vedo distante , si fa sempre più vicino,ci passiamo al fianco,la gente ci applaude, ora la mia corsa è più in spinta, poco dopo sulla destra ci sono le tre cime di Lavaredo tra le nuvole,peccato che queste sono immagini istantanee, ma restano impresse nella testa.
Passato il 20 km la stanchezza si sente ora cambio atteggiamento, un gel (carta portata dietro fino ristoro)la corsa è solo con la testa la velocita resta la stessa, resistere fino all'arrivo, sento il dolore di una vescica , non posso pensarci ora , sulla sinistra appare il lago di Dobbiaco, sono sfinito ma lo osservo con stupore , le prime case, ormai è fatta riesco a fare la volata, tempo h. 2,38, non male per come stavo la mattina.
Gara che auguro a tutti posti fantastici,
5 commenti:
dovrei sorprendermi ma in fondo sono abituato ai tuoi exploit. averlo saputo prima....
compliemnti. portata a casa nonostante tutto.
Yò sono le ultime ciliegine,una gara da fare da non prendere sotto-gamba.
Nino,gazie,in qualsiasi modo la portavo a casa.
messa tra quelle da fare.. Grazie del resoconto!!!
Sempre Grande Fra'
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