Studio Fisioterapico

Ultra Maratona

domenica 20 novembre 2011

Booh??

Due righe si devono pur scrivere, perché non ci sto a capire più niente, anzi ho capito tutto e farò tesoro di questo periodo di allenamento.

Oggi  Corri al Tiburtino , l'ho corsa una sola volta;gara che ho sempre evitato  correndo qualche Trail , a quindici giorni dalla maratona bisognava far girare le gambe.
Sono mattutino in quanto oggi a Roma c'è il blocco del traffico, alle  ore 8 sono già arrivato sul posto , per fortuna ci sono già molti amici per ingannare le due ore di attesa.
Gara affollata , 1700 partenti, bisogna sgomitare i primi km, le gambe sembrano girare, al 5 km un'occhiata al crono, 21,21 min. non dovevo essere stanco,decisione secca provo a tenere quel ritmo.
Tra il  l'ottavo e il nono km una leggera salita da affrontare due volte ,vedo che le supero molto bene, ormai il mio passo è quello, ultimi 400 mt. provo il personale sui 10.000 mt, spingo al massimo, tempo finale 43,20 è P.B.

mercoledì 9 novembre 2011

Mitica New York

E' iniziata tutto con una mail, grazie a loro Andrea, Fulvia, che ho spedito la richiesta per partecipare alla maratona di New York.

Nei post precedenti ho parlato della preparazione, non al massimo; con dolori vari , un po' stanco mentalmente , ragazzi questa gara è la mia 42 gara stagionale,quindi mi giustifico , per New York si deve accettare tutto, l'unica difficoltà che devi organizzare almeno 10 mesi prima.
Finalmente si parte, destinazione la grande mela, arrivo nel pomeriggio , subito in giro per Manhattan,un caos di persone fino a tarda notte, il giorno dopo ritiro pettorale, potete immaginare la confusione.
Sabato sto decisamente meglio, cosi decido di fare una sgambata al Central Park,fa un po' freddino,incontro altri italiani, si parla della gara dell'indomani, dopo 30 minuti il ginocchio dx è dolorante, torno in albergo,purtroppo il dolore non passerà .

Domenica   ore 5,45 appuntamento fuori l'albergo,i pullman ci aspettano per il ponte di Verrazano, ci si rende subito conto del fiume di persone, mi incammino verso la mia zona di partenza vado con Mario un italiano con la mia stessa griglia di partenza , inganniamo il tempo parlando, le ultime accortezze e entriamo, piano piano ci avviciniamo alla partenza.

Ci siamo inno Americano, sparo di cannone e sotto le note di New York, New York si parte,non si può descrivere la felicità dei partecipanti,anche in questa avventura sono solo,visto il dolore al ginocchio decido di non strafare, mi attesto su un ritmo di 5,15 km,entriamo subito nel quartiere di Brooklyn e qui che inizia lo spettacolo della gente,ti danno subito una carica in più, cerco di non farmi trascinare dall'entusiasmo, mantengo il ritmo deciso,riesco a notare le diverse identità culturali del quartiere, c'è musica su ogni angolo,
resto stupito nel famoso miglio del silenzio,quartiere ebraico ortodosso, li non esiste festa , la maratona passa nell'indifferenza delle poche persone presenti.

Si va avanti , il dolore al ginocchio è sotto controllo, si lascia Brooklyn per entrare nel Queens stesso entusiasmo del gente, senza volerlo vado al fianco dei pacemaker delle ore 3,40 sarò con loro per un lungo tratto,dimenticavo i ristori sono praticamente uno dietro l'altro,corri in un tappeto di bicchieri.
La corsa non è perfetta, sui tratti di salita riesco a tenere bene il ritmo anzi vado meglio, no soffro perché il passo è più corto, passiamo un'altro ponte per entrare a Manhattan tira un vento freddo, soffro un poco rallento , ma sono più veloce degli altri runners.
Si entra nella Prima Avenue un lungo viale in salita,qui è la gente che ti trascina le urla assordanti, non finisce mai, inizia a sentire la stanchezza, facciamo un breve tratto nel Bronx,è il punto critico dovremmo essere sopra il trentesimo km,altro ponte,micidiale; si iniziano a vedere gli alberi del Central Park, è salita per arrivarci, finalmente entro nei viali alberati, iniziano anche i dolori alla schiena,continuo la mia corsa, qualcuno si ferma a fare stretching, cerco di rispondere ai saluti, non posso deludere tutte le persone che ci acclamano,eccola l'ultima salita gli ultimi 200 mt.che mentalmente ho già percorso, questa volta è realtà.
ore 3.51,27.

Una gara unica,contentissimo di esserci e partecipare anche in condizioni non buone, cerco sempre di tirare il meglio della condizione fisica, grazie New York per le emozioni che mi hai dato.